✨Raffaele Bovenzi - 2020
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La basilica dello Spirito Santo
o complesso dello Spirito Santo
è una basilica di Napoli sita in piazza Sette Settembre, lungo via Toledo, di fronte al palazzo Doria d'Angri.
Nella seconda metà del Cinquecento, il primo edificio religioso dedicato allo Spirito Santo, venne fondato presso il Palazzo del duca di Monteleone, con l’approvazione di Papa Pio IV, a spese della Confraternita degli Illuminati dello Spirito Santo che ivi realizzò due conservatori destinati ad accogliere e prestare soccorso alle figlie dei poveri e a quelle delle prostitute.
Poco dopo, quando fu necessario ampliare la strada di Monteoliveto,il viceré Pedro Afan de ribera, duca di Alcalà (1559 – 71) ordinò la demolizione della piccola Chiesa, conferendo un compenso ai frati. Questi ultimi acquisirono in tal modo il suolo su cui venne eretto il nuovo edificio religioso probabilmente progettato dall’Architetto Donato Antonio Cafaro,detto il Pignoloso, di Cava de’ Tirreni.
Alla metà del XVIII secolo, raccolti gli oboli dei fedeli, si decise di ristrutturare totalmente la Chiesa, su disegno di Mario Gioffredo, Gioffredo progetta una imponente facciata su via Toledo, caratterizzata dal frontone, ispirato – in maniera alquanto semplificata – ai modelli del barocco romano, il portale di accesso è costituito da elementi marmorei tardo cinquecenteschi,vestigia del primitivo edificio. I lavori vengono eseguiti sotto la direzione di Nicola Tagliacozzi Canale tra il n1758 ed il 1775.
L’interno della Chiesa presenta una pianta a Croce latina in cui l’unica navata è affiancata da cappelle laterali e sormontata da una cupola monumentale all’incrocio con il transetto.
Alcune opere appartenenti alla Chiesa originaria si trovano nell’aula religiosa settecentesca. Entrando sulla destra la tomba del Vescovo Ambrogio Salvio realizzata da Michelangelo Naccherino e a sinistra la tomba di Paolo Spinelli entrambe risalenti al principio del Seicento. La quarta cappella a sinistra, detta Cappella Riccardi, ricchissima di marmi, custodisce la Madonna del Soccorso del Santafede, la tomba di Cesare Riccardo del Naccherino.
Tra i dipinti si segnalano la Madonna e i Santi Francesco d’Assisi e di Paola, di Girolamo Imparato (1598) e l’Assunzione di Nicola Cacciapuoti, ubicate nella quinta cappella a destra. La Pentecoste di Francesco de Mura, è posta sull’altare maggione.
Nella Sacrestia si conservano alcuni pezzi di arredo settecenteschi ed altre tele del Cacciapuoti.
Numerosi sono gli artisti presenti da Fabrizio Santafede a Francesco De Mura, da Fedele Fischetti a Francesco Celebrano, da Michelangelo Naccherino a Paolo Persico. Particolare attenzione merita la cappella della famiglia Ricciardi con il monumento funebre del vescovo Giulio Cesare Riccardi opera di Michelangelo Naccherino, la tela La Madonna del Soccorso di Fabrizio Santafede recentemente vandalizzata e la volta affrescata con storie della Vergine. Molto particolare ed insolita è l’Ara Pacis tributo della società napoletana ai suoi figli morti durante la Grande Guerra. La struttura costruita in una cappella cinquecentesca presenta opere degli anni venti del novecento che sono una forte e accorata denuncia degli orrori della guerra.
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"Basilica dello Spirito Santo"
Questo è il logo "storico" creato più di cinque anni fa da Don Enrico Assini ed alcuni amici, quando, nominato rettore, ha iniziato questa nuova avventura.
In rete troverete questo altro simbolo creato dalla pittrice
FLORA PALUMBO che nel dicembre del 2016 ha tenuto una mostra personale nella Basilica.